Razzi cinesi su Beersheva

07/01/2009

1 gennaio 2009   I quattro razzi Grad che hanno colpito la città di Beersheba nel nord del paese il 30 dicembre    erano di fabbricazione cinese.   Sono stati introdotti nella striscia di Gaza insieme a considerevoli quantità di armamenti dopo che la frontiera con il Sinai è stata sfondata da Hamas nel gennaio 2008.     I razzi di fabbricazione cinese hanno una gettata di 40 km, ricordano i missili katyusha di fabbricazione sovietica largamente utilizzati da Hezbollah durante la seconda guerra del Libano, ma a confronto sono decisamente più sofisticati. Vi sono tre paesi che fabbricano questo i missili Grad: Cina, Russia e Bulgaria. I razzi Grad sono comprati dall’Iran o da Hezbollah in Cina e poi trasferiti nel Sinai. I servizi si sicurezza israeliana hanno scoperto un traffico di armi che dallo Yemen e dall’Eritrea passa nel Sudan per poi arrivare nel nord dell’Egitto e da qui essere introdotti a Gaza. Ciò dimostra che il sistema di rifornimento degli armamenti è complicato, ben organizzato e coinvolge numerosi attori in diverse parti del mondo. Gli ultimi razzi lanciati sulle città israeliane di confine erano imbottiti di ammoniaca per aumentarne la potenza esplosiva. In un incontro tra il ministro degli esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit e il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni, che ha avuto luogo lo scorso giovedì, il ministro egiziano ha dichiarato che  non si può ritenere l’Egitto responsabile della ricostruzione dell’arsenale di Hamas e che i razzi a lunga gettata non sono stati introdotti attraverso i tunnel dal Sinai. Per gli Israeliani la dichiarazione del ministro egiziano è parzialmente corretta in quanto è vero che i razzi Grad non posso essere stati introdotti nella striscia attraverso i tunnel, ma sono sicuramente entrati attraverso il Sinai.

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