Possibili reazioni agli attentati in Pakistan

14/04/2009

Il 31 marzo 2009 il comandante del movimento terroristico Tehkrit-i-Taliban Baitullah Meshud ha rivendicato l’assalto del 29 marzo contro l’accademia di polizia di Manawan, in prossimità di Lahore e del confine indiano. Ha inoltre aggiunto che presto verranno lanciati nuovi attacchi all’interno del Pakistan in risposta agli attacchi dei droni statunitensi contro le Aree Tribali di Amministrazione Federale – Meshud ha poi minacciato di organizzare attentati a Washington D.C.
 
Nell’ultimo periodo gli attentati in Pakistan sono aumentati a dismisura, in quanto i terroristi tentano di destabilizzare il governo centrale. Non è ancora detto che i terroristi riescano ad avere la meglio per alcune ragioni.
 
·         Il fatto che Meshud abbia sottolineato che l’attacco di Manawan non era altro che la risposta alla campagna condotta dagli Stati Uniti contro le Aree Tribali significa che gli attacchi sono efficaci e stanno colpendo la sua organizzazione.
 
·         Con un attacco contro un’accademia di polizia Meshud intendeva demoralizzare le forze di sicurezza pakistane, ma ha ottenuto la reazione opposta. La polizia ha reagito invece con coraggio e orgoglio, uccidendo quattro terroristi e catturandone altri sei.
 
·         I recenti attacchi potrebbero alienare l’appoggio di quelle parte della popolazione che fino a quel momento aveva appoggiato – o per lo meno tollerato - Meshud
 
Fino al 2003 in Arabia Saudita la popolazione civile e molti all’interno del governo chiudevano un occhio sugli attacchi dei jihadisti, perché organizzavano gli attentati fuori dai confini nazionali. Ma quando i terroristi dichiararono guerra alla famiglia reale e iniziarono a colpire obiettivi all’interno dell’Arabia Saudita, l’opinione pubblica saudita si rivoltò contro di loro e il governo reagì duramente schiacciando i jihadisti.
In Iraq è accaduto più o meno lo stesso: la brutalità degli attacchi di al Qaeda spinse molti sunniti iracheni a schierarsi apertamente e duramente contro i terroristi.
 
L’insurrezione non può sopravvivere senza il sostegno della popolazione. Nel caso del Pakistan, va sottolineato poi che anche i Servizi Segreti e l’esercito simpatizzano per i terroristi. Senza il loro appoggio sarebbero in serio pericolo.
 
Il Pakistan finora non ha mai voluto reprimere i ribelli per una serie di interessi, ma la campagna terroristica di Meshud ha iniziato ad irritare la popolazione civile, che potrebbe schierarsi contro i ribelli costringendo il governo ad agire con maggiore vigore.
 

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.