L'Egitto contro Hezbollah

17/04/2009

Il 15 aprile le autorità egiziane hanno dichiarato che Hezbollah pagherà a caro prezzo l’ aver cercato di minare la sovranità dell’Egitto e ha aggiunto che il Cairo ha tutti i mezzi necessari per punire i terroristi.
 
La settimana scorsa agenzie ufficiali egiziane e israeliane hanno informato la stampa di un piano organizzato da Hezbollah per colpire i turisti israeliani nella penisola del Sinai (in Egitto). Gli Egiziani hanno dichiarato di aver arrestato alcuni militanti che spiavano i turisti israeliani e trasportavano materiale per la costruzione di bombe, fornito da Sudan e Somalia.
Il Cairo avrebbe in custodia 25 dei 49 membri della cellula terroristica – fra cui un Libanese e alcuni Egiziani e Palestinesi.
 
L’industria turistica ha già subito un duro colpo e l’Egitto ha deciso di prendere  provvedimenti. Negli ultimi anni l’attività del gruppo terroristico e dell’Iran in Egitto è aumentata notevolmente. Nell’aprile del 2006 Hosni Mubarak accusò gli sciiti di essere fedeli all’Iran e non allo stato in cui vivono, mentre il ministro degli esteri Abul Gheit pochi giorni fa si è scagliato contro l’Iran, affermando che la Repubblica Islamica cerca continuamente di destabilizzare i paesi del Medio Oriente servendosi di Hezbollah.
 
I membri di Hezbollah, finanziati da Teheran, stanno cercando di creare una vasta rete in Egitto per indebolire il governo del Cairo e continuare il contrabbando di armi fra il Sudan e la striscia di Gaza.
La Repubblica Islamica ha negato ogni coinvolgimento e ha accusato gli Egiziani di voler influenzare le elezioni libanesi del prossimo giugno – dove il partito di Hezbollah è candidato.
Ma di fatto le attività iraniane in Africa del Nord – in collaborazione con i Salafiti – stanno aumentando – e  le cellule di Hezbollah hanno svolto un ruolo chiave per l’avanzata dell’Iran nell’Africa del Nord.
 
Ora però i capi di Hezbollah incominciano a temere di  aver ecceduto nell’obbedienza alle direttive iraniane, e di aver perso quella popolarità che si erano guadagnati dopo la guerra contro Israele nel 2006. Dato che le elezioni libanesi sono alle porte, i leader del gruppo non intendono apparire troppo compromessi agli occhi dell’Occidente, per evitare di rimanere isolati in caso di vittoria alle elezioni –  come accadde ad Hamas nel 2006.
 
Il regime egiziano ha colto la palla al balzo per assestare un colpo a Hezbollah e creare ostacoli alla cooperazione fra Hezbollah e le forze di opposizione egiziane, come i Fratelli Musulmani. Ma l’Iran non getterà la spugna e continuerà senz’altro ad infiltrarsi nell’Africa del Nord, per creare  punti d’appoggio nel mondo arabo sunnita.

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