Russia e Polonia
cambia la strategia?

11/05/2009

Il 7 maggio 2009 il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e il presidente americano Barack Obama si sono incontrati per discutere del prossimo incontro  diplomatico fra Usa e Russia, previsto per luglio.   L’ultimo incontro fra USA e Russia è stato il 1 aprile scorso a Londra, durante il G-20.  Le questioni sul tavolo erano molte: l’espansione della NATO negli ex paesi satelliti dell’URSS,  lo scudo antimissile da collocare in Polonia, le vie di rifornimento verso l’Afghanistan e la riduzione degli ordigni nucleari.  In quell’occasione i due paesi non hanno trovato un’intesa su nulla, ad eccezione che sul nucleare. Da allora si sono verificati alcuni eventi degni di nota:   ·         la presenza di truppe russe nelle regioni secessioniste della Georgia è più che raddoppiata; ·         la NATO ha iniziato le esercitazioni militari in Georgia, nonostante la presenza dei soldati russi a meno di 40 kilometri; ·         la Russia ha minacciato di recidere i legami con la NATO; ·         i funzionari della NATO a Bruxelles hanno espulso i diplomatici russi per un caso di spionaggio che ha portato all’incarcerazione di un ufficiale estone; la Russia in cambio ha espulso gli ufficiali canadesi della NATO.   La Polonia dopo il crollo dell’URSS è sempre stata un terreno di scontro fra le due potenze: dato che Varsavia negli ultimi anni si è avvicinata al blocco occidentale, le relazioni con Mosca sono peggiorate.  Finora il Cremlino ha evitato il dialogo con il governo polacco ed ha invece preferito esercitare maggiore pressione sugli Americani per allontanarli dalla Polonia.  La settimana scorsa però il ministro degli esteri russo ha annunciato un cambio di strategia,  aprendo al dialogo e parlando di “miglioramento dei rapporti russo-polacchi”. Attraverso un approccio diretto Mosca spera di riavvicinarsi alla Polonia per evitare che gli Stati Uniti riescano ad installare lo scudo antimissile a due passi dalla frontiera russa.   

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