Una nuova cura per l’artrosi
Nano particelle fosfolipidiche iniettate nelle articolazioni

10/06/2009

8 giugno 2009   I ricercatori del Technion e dell’Università Ebraica stanno sviluppando un metodo per porre riparo alla degenerazione della cartilagine negli esseri umani  iniettando nano particelle (liposomi) di fosfolipidi nell’articolazione affetta da artrosi  (una malattia che produce la degenerazione della cartilagine), in modo tale da prevenire l’intervento chirurgico e alleviale il dolore dei pazienti.   La cartilagine nelle articolazione  è  spessa circa due millimetri. Costituisce un materiale assorbente che separa le ossa delle articolazioni e ne consente i movimenti,  attutendo le frizioni. Le articolazioni contengono uno speciale materiale lubrificante (il fluido sinoviale)  la cui funzione è quella di prevenire la degenerazione della cartilagine.  Quando questo fluido non è sano,  la cartilagine degenera e si consuma,   non svolge più la sua funzione protettiva, e  le ossa entrano in frizione fra di loro provocando forti dolori e riducendo la possibilità di movimento.   Il Prof. Bernholz e il Prof. Izhak Etsion stanno sviluppando un metodo per ritardare e persino prevenire l’intervento chirurgico, cercando di ridurre l’usura della cartilaginea.  Oggi i dottori iniettano nell’articolazione malata acido ialuronico che dovrebbe migliorare la lubrificazione cartilaginea.  Ma non vi sono garanzie che questo intervento aiuti veramente il paziente.     Il Prof. Bernholz sta sviluppando dei liposomi che possono essere iniettati nell’articolazione al posto dell’acido ialuronico.   In test di laboratorio   sono stati iniettati liposomi nel  fluido sinoviale malato e si è misurato l’effetto protettivo sull’articolazione ossea,   confrontandolo con l’effetto  protettivo esercitato da fluido sinoviale trattato con acido  ialuronico.   Il fluido arricchito di liposomi ha ridotto l’usura da frizione dell’articolazione del 40%   rispetto all’usura dell’articolazione immersa in fluido malato e non trattato,   mentre   il fluido trattato con acido ialuronico ha dato una protezione del 10 %.    I test e le ricerche continuano, ed è già stata creata una società per la possibile futura commercializzazione del prodotto .

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