Il Movimento Nazionale per la Liberazione di Azawad (MNLA), gruppo di ribelli Tuareg che dallo scorso gennaio ha lanciato un’offensiva nel nord del Mali, assumendo il controllo del nord-est del paese, ha annunciato di aver raggiunto i confini del territorio rivendicato (chiamato dai Tuareg Azawad) e di aver perciò cessato i combattimenti e l’avanzata. I ribelli controllano ora anche le città di Gao e Timbuktu, nel bacino del Niger.
Il MNLA venne rafforzato da migliaia di combattenti armati usciti dalla Libia dopo la caduta di Gheddafi. L’incapacità del governo del Mali di opporsi efficacemente alla ribellione tuareg ha indotto il capitano Amadou Haya Sanogo, leader della giunta militare del Mali, a destituire il Presidente con un colpo di stato. La confusione causata dal colpo di stato ha notevolmente favorito i Tuareg, paralizzando la catena di comando delle attività dell’esercito al nord, e richiamando truppe nella capitale Bamako durante e dopo il colpo di stato. Molti soldati privi di comando se ne sono tornati a casa, lasciando mezzi e armi incustoditi, a disposizione dei ribelli. Così il MNLA non ha trovato resistenza. Oltre al MNLA ha approfittato della situazione un nuovo gruppo che reclama l’imposizione della sharia in Mali, Ansar Dine, che ha preso la città di Kidal. Un terzo gruppo ribelle ed islamista, Tawhid e Jihad, è appena apparso sulla scena.
Il territorio del Mali è composto da due settori, uniti come le due parti di una clessidra da una regione attraversata dal Niger. Le due sezioni hanno caratteristiche molto diverse. Il settore a Nordest è un grande deserto piano, delimitato dalla catena di Hoggar al confine con l’Algeria. Il sudest è collinoso e ricco di fiumi. Il nordest è sempre stata terra di nomadi, il sudovest terra di insediamenti agricoli. Il nord e il Sud hanno pochi collegamenti. Il collegamento principale è la strada che attraversa il Niger sul ponte a Gao. La strada alternativa che passa da Timbuktu comporta l’attraversamento di corsi d’acqua con le barche o a guado, e durante la stagione delle piogge l’attraversamento è difficile o impossibile. Il controllo si di Gao sia di Timbuktu dà ai ribelli il controllo delle uniche vie che l’esercito regolare potrebbe usare per un contrattacco.
La giunta militare di Sanogo, non riconosciuta dai paesi dell’ECOWAS (Comunità economica del West Africa) né dagli USA, non avrà nessun modo di riconquistare il territorio. I Tuareg però sanno che una loro avanzata su Bamako preoccuperebbe i paesi circostanti, che potrebbero decidere di intervenire.
Perciò il MNLA sta cercando di rassicurare la comunità internazionale sostenendo di non aver ulteriori rivendicazioni, dopo la ‘liberazione’ del proprio territorio.
I vostri commenti
Per questo articolo non sono presenti commenti.
Lascia un commento
Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!
Accedi
Non sei ancora registrato?
Registrati