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Per quanto la presa di posizione su di uno specifico argomento non abbia di per sé significato strategico, è pur sempre significativo che nel 2019 Italia, Grecia, Egitto, Israele, Giordania e Autorità palestinese abbiano costituito, insieme a Cipro, lo Eastern Mediterranean Gas Forum (EMGF), il cui scopo è promuovere il diritto degli stati membri allo sfruttamento delle loro risorse naturali.
Nel caso specifico si tratta di sostenere il diritto di Cipro allo sfruttamento dei giacimenti di gas al largo delle sue coste, contro le pretese della Turchia di estendere la propria zona di interesse economico esclusivo (EEZ, in verde nella mappa) nelle acque a nord e a ovest di Cipro, ed estendere la EEZ della parte turca di Cipro (color vino nella mappa) non soltanto nelle acque prospicienti, ma anche in quelle a est e sudest, che la Repubblica di Cipro considera invece come propria zona economica esclusiva (area tratteggiata). I paesi dell’EMGF (in ocra sulla mappa, più Italia e Grecia) sostengono il diritto di Cipro. Siria e Libano non si pronunciano, per ora, né partecipano al Forum. Non ha voluto partecipare al Forum neppure la Turchia, proprio perché sostiene tesi contrastanti.
Lo scorso agosto l’Unione Europea ha stanziato 500 milioni di euro di finanziamento per le attività dell’EMFG. I paesi dell’EMGF hanno costituito joint ventures con Cipro per l’esplorazione e/o lo sfruttamento dei suoi giacimenti di gas, ma talora navi da guerra turche ostacolano e minacciano le attività di prospezione e trivellamento dei fondali condotte da navi italiane, greche o egiziane.
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