Iraq: ora è scontro fra Curdi e sciiti

09/05/2016

Tuz Khurmatu è una cittadina irachena con meno di 10000 abitanti, dove spesso si accendono scontri fra etnie e fazioni diverse. Parte degli abitanti sunniti e arabi della cittadina sostengono l’ISIS (in circa 700 si sono arruolati nelle sue milizie), mentre gli abitanti Curdi della stessa cittadina (sunniti anch’essi per religione, ma non arabi per etnia) si sono organizzati per difendersi dall’ISIS. Ma la settimana scorsa a Tuz Khurmatu si sono affrontati in una vera e propria battaglia i peshmerga Curdi e le milizie sciite Kataib Hezbollah e Organizzazione Badr, finché l’intervento internazionale ha fermato lo scontro. I peshmerga proteggono la cittadina dall’ISIS da quando l’esercito di Bagdad si è ritirato. Ora il governo di Bagdad vuole che la città venga nuovamente consegnata al governo centrale, ma i Curdi la considerano parte integrante della regione autonoma del Kurdistan (mappa a lato). Le milizie sciite, pur essendo irregolari, combattono in sostegno del governo di Bagdad. Mentre Curdi e sciiti si combattono, nella città potrebbe entrare con successo l’ISIS.

Attualmente l’esercito regolare è impegnato contro l’ISIS nella zona di Mosul e lascia alle milizie sciite il compito di riprendere possesso delle aree amministrate dai Curdi attorno a Kirkuk, dove si producono grandi quantità di petrolio.

Il governo centrale tuttavia ha problemi seri anche con gli sciiti, soprattutto con i circa 100000 seguaci di Muqtada al-Sadr, 20000 dei quali organizzati in milizia armata, che da mesi manifestano nelle piazze di Bagdad, accusando di corruzione il governo, e recentemente hanno invaso la ‘zona verde’ dove ci sono parlamento, governo e ambasciate straniere, e hanno occupato il parlamento. Akl Sadr chiede di nominare un nuovo governo tecnico al posto di quello attuale, considerato troppo corrotto.

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