Dazi: sarà guerra o soltanto una revisione accettabile?

30/08/2018

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In autunno riprenderanno i negoziati fra USA e UE sui dazi sugli autoveicoli. Le trattative sullo stesso argomento fra USA e Messico hanno già raggiunto l’accordo di massima, che prevede un dazio del 2,5% sulle auto attualmente esportate dal Messico negli USA se il valore dei componenti importati da altri continenti è superiore al 35% . Sino ad ora la produzione messicana entrava in USA senza pagare nessun dazio, anche se si trattava soltanto dell’assemblaggio locale di parti prodotte in Europa o in Asia. In futuro però il dazio sarà portato al 10% non soltanto se persiste l’uso di troppe componenti non fatte in America, ma anche se la paga della manodopera impiegata nella produzione in Messico sarà inferiore ai 15 dollari all’ora.

 

Attualmente il dazio sull’importazione di automobili in Europa è del 10%, negli USA è del 2,5%. Nel 2017 gli Europei hanno importato dagli USA autoveicoli per un valore di 6 miliardi di dollari, ne hanno esportati per un valore di 38 miliardi di dollari. La Germania fa la parte del leone (vedasi tabella A) con un valore di oltre 22 miliardi di dollari esportati in USA nel 2016. La Germania è anche il massimo produttore di auto in Europa per numero di veicoli: oltre sei milioni nel 2017 (tabella B).

 

Ma nell’Unione Europea le auto non sono più fabbricate in un singolo paese, sia perché si usano componenti prodotti in più paesi, sia perché la stessa azienda spesso assembla o produce modelli diversi in paesi diversi. Le auto tedesche sono fabbricate in larga parte in altri paesi dell’Europa centrale.

 

L’importanza degli autoveicoli per l’economia europea è enorme, perché dà lavoro a 13 milioni di persone, il 6% della forza lavoro dell’UE (tabella C).

 

I negoziati saranno probabilmente lenti e difficili. Occorrerà capire se gli USA li useranno anche per indebolire la coesione socio-politica (già molto bassa) fra i paesi dell’Unione Europea, oppure no.

 

L’Unione Europea ha politiche e regole molto protezionistiche sui prodotti agricoli, che ostacolano grandemente la possibilità degli USA (e di altri paesi) di esportare prodotti agricoli in Europa. Se gli USA chiederanno di condurre un’unica trattativa sulle auto e sui prodotti agricoli, la Commissione Europea non sarebbe in grado di contemperare gli interessi della Germania (che vuole privilegiare l’export industriale) e della Francia (che vuole mantenere la protezione del mercato agricolo in cui ha la prominenza in Europa).

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