Emirati e Sauditi, vicini e rivali

26/08/2021

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I rapporti fra gli Emirati e l’Arabia Saudita paiono ottimi, ma non lo sono davvero.

I due paesi hanno contrastato insieme le ribellioni arabe ispirate dalla Fratellanza musulmana, insieme hanno iniziato la guerra in Yemen, insieme hanno boicottato il Qatar nel 2017. Ma poi gli Emirati non soltanto hanno abbandonato la guerra in Yemen, hanno sviluppato buoni rapporti con i ribelli indipendentisti.

Nel XIX secolo gli Emiri combatterono a lungo l’espansionismo dei Sauditi. Negli anni ’50 del XX secolo gli Emiri e l’Oman combatterono insieme contro i Sauditi per strappar loro l’oasi di Buraimi. Gli Emirati Arabi Uniti costituirono un unico stato a partire dal 1971, ma i Sauditi non lo riconobbero fino al 1974, si opposero all’incorporazione del Qatar e del Bahrein nel nuovo stato e occuparono per 40 chilometri l’area del Khor al Adaid, una grande insenatura interna del Qatar. Poi i Sauditi impedirono la costruzione di una autostrada fra gli Emirati e il Qatar. Nel 1974 fu firmato il trattato di Jeddah con cui i Sauditi riconobbero gli Emirati, ma il trattato non fu mai ratificato perché attribuiva all’Arabia Saudita la proprietà del Khor al Adaid, cosa che gli Emirati non vollero accettare e convalidare.

Nel 1981 gli Emirati entrarono a far parte del Consiglio di Cooperazione del Golfo, che concordava la produzione dei paesi esportatori di petrolio, ma l’accordo con i Sauditi sulle quote di produzione fu sempre combattuto e instabile. È successo anche ora, a luglio 2021: gli Emirati vogliono aumentare la produzione, ridotta per la pandemia di COVID, da aprile 2022, i Sauditi e i Russi vogliono mantenerla invariata fino alla fine del 2022. Inoltre gli Emirati considerano ingiusta la quota di produzione loro riservata all’interno della produzione totale.

I Sauditi e l’Oman hanno raggiunto un accordo per costruire una autostrada fra il tratto di costa saudita che si affaccia sul Golfo e la costa dell’Oman nel Mar arabico, oltre lo stretto di Hormuz sempre minacciato dagli Iraniani. Ma l’autostrada aggira gli Emirati, non li attraversa.

Inoltre il programma saudita di riconversione e accelerazione economica ‘Vision 2030’ tende a togliere a Dubai la preminenza come centro del commercio e delle comunicazioni nella regione. I Sauditi hanno avvisato le aziende straniere che intendono partecipare a gare di appalto che entro il 2024 debbono trasferire i loro quartier generali in Arabia. Pochi giorni fa l’Arabia Saudita ha anche introdotto dazi doganali sulle produzioni provenienti dalle tre zone franche degli Emirati e ha annunciato la costituzione di una nuova compagnia aerea in concorrenza con quella degli Emirati e la creazione di un porto per navi container più grande di quello di Dubai. Insomma, la competizione è aperta e accanita.

 

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