Brasile e Guyana si accordano per lo sviluppo, il Venezuela non vuole

09/02/2018

Roraima è una remota regione del Brasile che confina con il Venezuela e il Guyana, è scarsamente popolata e completamente isolata dalla foresta Amazzonica (mappa cliccabile a lato). Nonostante questi problemi logistici, la produzione agricola di Roraima è cresciuta moltissimo negli ultimi cinque anni e presenta grandi possibilità di ulteriore crescita: dieci anni fa la produzione di semi di soia era pari a zero, nel 2017 è stata più di 100.000 tonnellate.

Perché la produzione del Roraima possa raggiungere il mercato globale senza lunghi viaggi interni, il Brasile sta stringendo accordi con la Guyana per creare le infrastrutture necessarie a raggiungere e utilizzare le coste della Guyana, che si trova in posizione ottimale, vicino al canale di Panama, per la navigazione verso gli altri continenti, in particolar modo verso la Cina, che è il maggior importatore di soia brasiliana. Questi accordi dovrebbero favorire anche lo sviluppo delle attività estrattive e produttive dell’interno della Guyana.

I presidenti dei due paesi si sono incontrati a dicembre 2017 per discutere la costruzione di una autostrada fra i due paesi, di un nuovo porto in Guyana, di investimenti congiunti nel campo dell’energia.

Questo ha risvegliato le ire del Venezuela, che sostiene che tutto il territorio a ovest del fiume Essequibo, cioè oltre il 60% del territorio della Guyana, appartiene di diritto al Venezuela. Alcuni giornali hanno riportato ‘voci’ che l’esercito venezuelano si preparerebbe a invadere la Guyana. 

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